Si dice che il primo passo per risolvere un problema sia ammettere di averlo. Quindi stamattina ammetterò di avere un problema che si chiama oniomania. Di che si tratta?È il termine che è stato coniato dallo psichiatra tedesco Emil Kraepelin che sta ad indicare la sindrome di acquisto compulsivo.
Sono Francesca, ho ventisei anni e non la smetto di comprare libri in continuazione (aggiungiamo pure che compro anche vestiti in continuazione e non stupiamoci se fra poco mi vedrete agli angoli della strada a chiedere la carità ai passanti). Fino a qualche tempo fa ricordo che avevo la fissa (e sana abitudine) di comprare un libro alla volta. O meglio, non facevo un nuovo acquisto fino a quando il libro appena comprato non lo finivo di leggere. Era una questione di principio la mia e soprattutto lo facevo per non avere la tentazione di leggere più libri in contemporanea, cosa che avevo sempre ritenuto sbagliata.
Col tempo poi ho scoperto Libraccio e la vendita dei libri usati e mi si è aperto un mondo. Al prezzo di un unico libro nuovo (tipo intorno ai diciotto euro) potevo averne due usati e ho iniziato a trovare occasioni che non potevo di certo lasciarmi sfuggire, come libri appena usciti che trovavo usati oppure libri che avevo letto un ebook e che non potevo non avere in cartaceo. Tra la libreria indipendente del mio paesello, Libraccio e Port’Alba (per chi non la conoscesse è la strada delle librerie a Napoli, il mio personale paradiso libresco) compro una quantità sproporzionata di libri.
La conseguenza, oltre ad avere il portafoglio sempre vuoto e la PostePay sempre sull’orlo di una crisi di nervi, è avere una pila di libri che cresce all’infinito, lo spazio in libreria che si riduce a vista d’occhio (anzi, devo andare da Ikea a comprarne una nuova) e tantissimi libri da leggere e vi assicuro che i libri che compro poi effettivamente li leggo. Non si tratta solo di bisogno fisico e mentale di comprare. La mia dipendenza d’acquisto scaturisce dalla mia dipendenza dalla lettura, quindi concludo questa breve seduta di autoanalisi riconoscendo la mia malattia, ma da questa malattia al momento preferisco non guarire.
Ciao Francesca, abbiamo molte cose in comune.
Età, provenienza, studi. Inoltre, anche io non inizio a leggere un nuovo libro prima di aver rigorosamente terminato quello che attualmente leggo. Non smetterei mai e poi mai di acquistare nuovi libri.
La mia agenda racchiude una lista infinita di libri che acquisterò in futuro.
Saluti 🙂
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Ciao carissima, che bello trovare in una nuova persona tante cose in comune. La mia fissa di non iniziare un nuovo libro prima di avere terminato quello acquistato purtroppo l’ho persa col tempo. Oggi infatti mi capita di fare più letture in contemporanea (in questo momento ad esempio ho cinque libri in lettura).
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Ciao Francesca, benvenuta nel mondo di chi ha circa 500 libri tra Kobo e scaffali e nonostante impiegherà circa 7 anni per leggere tutto continua a comprare. Consolati, per lo meno non dovrai mai pronunciare la frase “non ho niente da leggere”! 😂😂
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Ciao Simona, e invece a te non è mai capitato di avere una pila di libri in attesa ma non trovare lo stesso qualcosa che ti stuzzichi? Ora ad esempio avrò una decina di libri da leggere ma non ho voglia di leggerne nessuno (in arrivo nuovo shopping)!
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beh, è una bella dipendenza però! c’è di peggio… in me non troverai certo chi ti consigli di darti una regolata!! peccato che abitiamo lontane, altrimenti ci potremmo organizzare dei bei pomeriggi … ;)))
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Hai ragione, di dipendenze vere di cui preoccuparsi ce ne sono molte più serie… Poi come diceva qualcuno “chi accumula libri accumula desideri” quindi bene così. (Dannata distanza, vorrà dire che ci incontreremo in qualche festival letterario).
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Ciao Francesca io da qualche anno i libri li prendo su Internet book shop: fanno sempre non meno del 15% di sconto e non ci sono spese di spedizione sopra i 50 euro di spesa. Quindi quando mi arrivano, è sempre una gioia aprire il pacco, leggere le quarte di copertina o gli incipit, eccetera. Mi è molto utile Anobii un sito dove puoi creare la tua libreria virtuale, scoprire affinità con altri lettori, recensire o leggere recensioni così come consultare indici di gradimento, per scegliere quali libri mettere nella lista dei desideri, per poi acquistarli. Per esempio ho scoperto lì Stoner, di recente. Poi capita anche a me di Non riuscire a proseguire un libro. Sai che ne faccio? Lo lascio in biblioteca, dove c’è una cassa di legno dove ti puoi disfare dei libri. A volte ci trovo delle perle
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Gli acquisti online so che affossano le librerie indipendenti però devo ammettere che per chi come noi spende e compra molti libri sono una vera manna dal cielo perché permettono di risparmiare qualche euro. Io tra Libraccio, MondadoriStore, Ibs, Amazon… insomma sono iscritta ovunque e compro ovunque. Anobii lo conosco e lo usavo fino a quando l’ultimo aggiornamento ha creato solo caos (a sto proposito ti consiglio il concorrente Goodreads). Bellissima iniziativa della biblioteca permette di poter scambiare libri e togliere da mezzo quelli che non ci sono piaciuti. (Hai nominato Stoner, una delle letture più belle di sempre che ho fatto).
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Grazie del consiglio – vado subito a vedere Goodreads – e Bonjour tristesse della Sagan, l’hai letto? Comunque anch’io ho adorato L’amico ritrovato.
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Non lo conosco ma appena mi consigliano un libro subito vado ad informarmi. Chi non ha amato L’amico ritrovato? Libro che porto nel cuore per mille ragioni (la più importante è che è stato il primo libro letto).
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Così come trovo delle perle in certi mercatini, ad esempio la prima edizione Feltrinelli del Dottor Zivago. Poi ci sono degli editori che stimo più di altri, Einaudi e Adelphi su tutti, in ogni caso quando qualcuno mi dice che non riesce a leggere il libro che gli ho prestato, dico sempre: ci sono più libri che giorni – nel senso che non vale la pena secondo me perdere tempo su un libro quando ce ne sono tanti altri che ti daranno più gioia. A presto,
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Io sono una testa dura su questo, nel senso che se un libro l’ho iniziato mi intestardisco a finirlo (magari saltando qualche passaggio, uno dei diritti del lettore rivendicato da Pennac). Però è vero, ci sono così tanti libri che se uno non piace meglio passare al successivo senza troppi rimorsi. (Io sono una Einaudi-addicted, se spulci tra le mie letture potrai vedere che leggo quasi solo i loro libri ☺️).
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E fai bene, perché curano bene traduzioni e catalogo. Buone letture,
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A volte penso che fossilizzarmi solo su una casa editrice non sia molto positivo, ma alla fine l’importante è leggere. Buone letture anche a te ☺️
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Dimenticavo: come non leggere La signorina Else
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Segno 🙂
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Di Schnitzler , o Dalle nove alle nove di Perutz?
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Ma se proprio lo vuoi Einaudi, non farei a meno della recente traduzione de Il giovane Holden, così come di Pedro Paramo di Rulfo. Mi fermo qui.
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Il giovane Holden l’ho letto ed è un libro che non ho particolarmente amato, anzi candido Holden come uno dei personaggi più antipatici della letteratura.
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Il personaggio è certamente irriverente e sconclusionato ma nella nuova traduzione troveresti cose nuove, e poi Salinger ha questa capacita di essere diretto, comunque se non ti è piaciuto puoi sempre provare con Franny e zooey
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Ciao nuova iscritta, adoro blog che parlano di libri, lifestyle,e tanto altro, adoro leggere e scoprire le idee e i punti di vista degli altri e mi farebbe tanto piacere seguirti, se ti va ti aspetto anche da me baci Manu ❤
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Ciao anche a te. È un piacere seguire persone con la stessa passione. Spero che il mio blog possa piacerti e che tu possa trovare tanti spunti per nuove letture.
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Ciao! Nuova iscritta 🙂 il tuo post è davvero molto simpatico e trovo che essere una lettrice e una collezionista compulsiva di libri sia forse una delle manie più “benefiche” del mondo. Anche io leggo molto e scrivo. E vado alla ricerca di mercatini e negozietti dell’usato che mi offrono decine di libri sconosciuti e -a volte- sorprendenti!
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Ciao. In effetti hai ragione, ci sono dipendenze più gravi quindi ben venga questa ossessione d’acquisto dei libri. Mercatini e store online sono la salvezza di noi acquirenti visto che almeno ci permettono di risparmiare un po’.
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