Ci sono libri che basta un niente per convincerti a leggerli. Per Benedizione è stato così. L’ho scoperto in ritardo quando nelle librerie si apprestava ad arrivare il terzo capitolo della trilogia della pianura Crepuscolo. Appena però l’ho visto e ho letto la quarta di copertina (quelle della NN meriterebbero il premio bellezza assoluta) non ho esitato a prenderlo.
Dad Lewis sta morendo. Una volta pronunciata la sentenza di morte i medici lo hanno fatto ritornare a casa. Il classico caso non c’è più niente da fare. Dad trascorrerà gli ultimi giorni che gli restano tra le mure domestiche affidato alle cure dell’amorevole moglie Mary e di sua figlia Lorreine tornata a casa proprio in occasione del triste evento. Ci sarebbe anche Frank, l’altro figlio di Dad e Mary, ma da quando è andato via di casa non ne hanno più notizie e probabilmente non saprà neanche che suo padre è a un passo dalla morte. I vicini invece accorrono a casa di Dad per porgergli l’estremo saluto e aiutare come è possibile Mary e Lorreine. Non si può fare altrimenti per un uomo corretto come Dad la cui presenza mancherà a tutta la comunità e non solo ai suoi familiari e amici cari. Tra questi Berta May e sua nipote Alice, che si è ritrovata a crescerla dopo che la madre di quest’ultima è morta di cancro, Willa e Alene Johnson, madre e figlia, Bob e Rudy che lavorano nel negozio di ferramenta di proprietà di Dad e il pastore Lyle.
La fine della vita coincide anche con il bilancio di essa che non sempre risulta essere perfetto. Tutti commettiamo errori e tutti abbiamo delle colpe che in prossimità della morte vorremmo se non cancellarle almeno alleggerirle. Se Dad è un uomo tutto d’un pezzo, un uomo retto come le lancette di un orologio a detta del marito di Berta May, stimato e rispettato dalla comunità non è detto che sia stato un uomo perfetto. Suo figlio Frank è fuggito di casa senza più tornare dopo che Dad ha scoperto la sua omosessualità. Un commesso del suo negozio di ferramenta sorpreso a sottrarre somme di denaro dalla cassa è stato da lui licenziato e allontanato dalla comunità e per questo si è tolto la vita. Infine i suoi genitori con cui non è riuscito a costruire un vero rapporto, anzi si vergognava e provava ribrezzo per la loro semplice posizione di contadini.
Benedizione si inserisce alla perfezione nella classica letteratura americana, quella che prova a spiegare la società partendo dalla famiglia e quella stessa famiglia che si divide sempre tra facciata esemplare da mostrare agli altri e crepe interne e fratture da tenere segretamente nascoste. Quello che ho apprezzato maggiormente è la scrittura di Kent Haruf: essenziale. Nei romanzi di autori americani che ho letto mi sono sempre ritrovata davanti a lunghe descrizioni, invece la prosa di Kent Haruf è come lui stesso ha definito ridotta all’osso. Dopo aver apprezzato molto questo primo capitolo non mi resta che tornare il prima possibile ad Holt.
- Titolo: Benedizione
- Autore: Kent Haruf
- Editore: NN Editore
- Data di pubblicazione: 19 Marzo 2015
https://thebookcaseofmymind.com/2016/07/08/liebster-award/ Ti ho nominata per i Liebster Award
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Grazie per la nomination. Anche se ho già partecipato mesi fa, quindi non ho ben chiaro se devo fare di nuovo le nomination e nuove domande. Al massimo rispondo alle tue sotto al tuo post 😉
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Penso tu possa decidere se nominare altre 11 persone (!!) oppure no. Per me fa lo stesso, ma sono curiosa di leggere le risposte che darai (se vorrai) ^^
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